Il problema della burocrazia italiana oggi è un tema da non sottovalutare. La semplificazione delle procedure è un aspetto che merita, soprattutto oggigiorno, le dovute attenzioni, poiché comporterebbe una riduzione dei costi ed un incremento negli investimenti in formazione e tecnologia che aiuterebbero l’Italia a colmare il gap con le altre nazioni, soprattutto all’interno dello scenario europeo. Secondo Confcommercio, in particolare, è la cattiva burocrazia italiana che frena lo sviluppo della produttività e ne ostacola la crescita; uno studio sulla qualità della burocrazia italiana mostra come siamo ancora lontani dai paesi benchmark Danimarca, Finlandia e Norvegia. Nello specifico, secondo un’elaborazione fatta dall’Università di Gothenburg attraverso il calcolo del Quality of Government Index (EQI), nel 2018 l’Italia si trova in 33esima posizione tra i paesi OCSE per qualità della burocrazia, evidenziando un livello ben distante dalle economie più avanzate. Confcommercio commenta questo risultato come un fallimento dovuto soprattutto al ritardo tecnologico e alla poca preparazione del capitale umano impiegato nella Pubblica Amministrazione; inoltre, la stessa Confcommercio si sbilancia nella sua analisi e afferma che se l’Italia avesse avuto la stessa qualità di burocrazia presente in Germania negli ultimi 10 anni, il livello del PIL italiano oggi sarebbe di 71 miliardi più elevato, comportando minori disavanzi ed un minore debito pubblico.
I tempi ed i costi della burocrazia sono diventati una patologia che caratterizza negativamente una larga parte del nostro paese. L’eccesso di burocratizzazione in Italia, di fatto, contribuisce ad elevare il complessivo rischio paese fronteggiato dagli agenti che operano al suo interno, inteso come il rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato ai fattori che caratterizzano l’area geografica di provenienza. In particolar modo vengono colpite le imprese italiane, che essendo prevalentemente di piccola dimensione hanno bisogno di un servizio pubblico efficiente ed economicamente vantaggioso, in cui le decisioni vengano prese senza ritardi e il destinatario sia in grado di valutare con certezza la durata delle procedure. Migliorare la qualità della Pubblica Amministrazione è, senza dubbio, una delle strategie più profittevoli da implementare per migliorare il benessere economico del nostro paese.

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